LA GRANDE TRADIZIONE ARTIGIANALE DI FIRENZE
È sul savoir-faire di una famiglia dedicata alla creazione e alla produzione di oggetti preziosi ispirati alla grande tradizione del Rinascimento italiano che nasce nel 1961 a Firenze la Bottega orafa Vannini. I segreti del mestiere sono stati trasmessi dal fondatore Umberto e sua moglie Graziella alla nuova generazione rappresentata da suo figlio Gianmaria, oggi alla guida dell’azienda di famiglia. Ogni gioiello Vannini è il risultato riconoscibile di un processo creativo che unisce attenzione al dettaglio e sapienza orafa con la selezione di materiale di alta qualità. 

I gesti orafi di Vannini rappresentano il punto di contatto tra la ragione e l’emozione, tra la materia e il desiderio. Tutte le creazioni sono realizzate a mano nel suo studio fiorentino. Il suo lavoro è intreccio di arte e passione alla costante ricerca di quella bellezza che ogni giorno sorprende e gratifica.
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La Bottega orafa Vannini interpreta con uno sguardo attuale i valori della storica tradizione artigianale fiorentina. Già nel 400 le arti si organizzano e fioriscono le botteghe mettendo in mostra eccellenti artigiani e artisti d’eccezione. Decoratori, pittori e orafi diventano un vanto per Firenze e per l’Italia nel mondo. Oggi Vannini ne raccoglie con rispetto l’eredità, recuperando i valori e l’ispirazione del passato. 

Vannini si è fatto promotore della ricostruzione dell’Arte degli Orafi con la missione creativa di riprodurre i gioielli dei quadri rinascimentali. La Collana di Tiziano e il Pendente delle Tre Grazie di Botticelli sono due delle opere di maggiore successo. La Bottega orafa conferisce così una veste nuova alla tradizione elevando le proprie creazioni artigianali a opere d’arte. 
Il primo gioiello, Ponte Vecchio 1961
Come nella migliore tradizione orafa fiorentina, i primi colpi di martelletto e le iniziali misurazioni con calibri e bilance non potevano che avvenire nel rinomato Ponte Vecchio. Qui, all’età di 20 anni, Umberto Vannini matura una significativa esperienza lavorando in un laboratorio orafo che gli consentirà di aprire la sua prima bottega personale. I disegni e la realizzazione dei primi gioielli in pezzi unici iniziano a prendere forma. 
L’esperienza in Fallaci circondato da bellezza
L’abilità e la capacità innovativa di Umberto Vannini sono notate dalla gioielleria fiorentina Fallaci che per 8 anni - dal 1969 al 1977 - gli affida l’incarico di responsabile della produzione. A contatto con le esigenze di un pubblico sempre diverso, perfeziona le capacità di immaginare forme ed eleganze sempre nuove, di selezionare materiali di qualità e di raggiungere quella felice fusione di innovazione e design, stile e artigianalità, così tanto ambita. 
La crescita con Garzi, germogliano nuove idee
La collaborazione iniziata nel 1982 con l’azienda artigiana di gioielleria Garzi, nelle vesti di responsabile della modellistica di Arezzo, consente a Vannini di ampliare il bagaglio di competenze. Qui tra le colline toscane, terre di Michelangelo e Piero della Francesca, fioriscono idee e nascono oggetti preziosi ispirati dalla grande tradizione artistica e rinascimentale. Le linee di Umberto Vannini e Marcello Garzi sono così messe in mostra ad Arezzo, Vicenza, Basilea e New York. È il segnale che anticipa le future esposizioni personali.
Nasce Bottega Vannini Gioielli, la svolta
Nasce la Bottega Vannini Gioielli e in pochi anni si amplia per rispondere alle crescenti richieste. Nel 1989 inaugura il suo laboratorio orafo a cui aggiunge lo spazio di accoglienza della clientela. La Bottega riscopre e valorizza il valore dei grandi classici e li affianca a gioielli dal taglio moderno, tutti rigorosamente fatti a mano e realizzati su ordinazione. Con la stessa passione e curiosità degli antichi maestri.
La Collana di Tiziano, gioiello dell’anno
Migliore creazione. È il riconoscimento assegnato a Vannini per la realizzazione della Collana di Tiziano al concorso organizzato dalla Mostra Orafa di Vicenza. Con il ritratto di Eleonora di Gonzaga di Tiziano ben impresso nella mente, negli occhi e nel cuore, Vannini immagina una collana arricchita con boule contenenti pastiglie di profumi in stato solido al sandalo e all’ambra. È il gioiello dell’anno.
I Gioielli del Rinascimento: la prima personale
Arriva la prima mostra personale di Vannini. L’anno è il 1995, lo scenario è lo Spazio Cultura curato dalla critica d’arte Milena Milani a Cortina d’Ampezzo. Sotto le luci dei riflettori finiscono le riproduzioni dei Gioielli del Rinascimento, a iniziare dalla già premiata Collana di Tiziano. È un anno di lavoro ispirati e traguardi raggiunti. Il gioiello Margherita d’Oro per lo storico caffè Margherita di Viareggio è infatti un’altra prova del suo istinto creativo.
Il Pendente delle Tre Grazie, l’omaggio al Maestro
Nel 1996 Vannini sceglie ancora una volta Cortina d’Ampezzo per presentare il Pendente delle Tre Grazie. Ispirato alla Primavera di Botticelli, la creazione orafa è - per la critica d’arte Mirella Milani - l’idea interiore venuta alla luce che, per un miracolo del genio, continua a rifulgere come un gioiello indistruttibile. Vannini ribadisce ancora una volta quali sono i maestri che hanno reso grande il nostro Paese e tributa loro l’ennesimo riconoscimento.
Una regina, due gioielli: Caterina de’ Medici
Proprio a Blois, storica residenza di Caterina de’ Medici, Vannini presenta nel 1999 la riproduzione di due famosi ciondoli della Regina di Francia. Il primo è il gioiello indossato nel più celebre quadro che la ritrae. Il secondo è il restyling a forma di croce del prezioso in cui la Regina custodiva un profumo in stato solido. La sua essenza è stata ricreata per l’occasione dall’Officina di Santa Maria Novella, come nella migliore tradizione dei gioielli profumati dell’epoca.
Diladdarno, inventiva e creatività in mostra
Anche la Bottega orafa Vannini partecipa alla sesta edizione della mostra mercato Diladdarno di Firenze nel 2000. Diventato un classico della primavera fiorentina, l’evento chiama a raccolta le migliori abilità nell’artigianato tradizionale e artistico per mettere in mostra la produzione contemporanea. Quella realizzata da chi oggi ha preso in mano il testimone dell’inventiva e della creatività toscana riconosciute nel mondo.
Quella stretta relazione tra oreficeria e miniatura
La miniatura vive nella Biblioteca Riccardiana di Firenze anche sotto forma di gioielli. Le riproduzioni del 2014 ispirate ad antichi libri miniati del 400 e del 500 sono la prova del legame fortissimo tra oreficeria e miniatura, tra cammei, spille e fiori di rara bellezza. La Bottega orafa Vannini raccoglie questa eredità recuperando le tecniche e i materiali ispirati all’arte dei miniatori, decoratori e calligrafi del Medioevo e del Rinascimento.
Lunare, il potere dell’attrazione
Ispiratrice di sognatori e artisti di ogni tempo, la Luna riesce ad affascinare la Bottega orafa Vannini che decide di affrontare una nuova prova creativa. La sperimentazione orafa porta alla realizzazione di orecchini in argento di forma quadrata e con la superficie corrugata. Basta osservarli, sfiorarli e indossarli per avvertire l’inconfondibile potere magnetico della superficie lunare. E accendere attrazione e desideri.
Il premio Artigiano OmA per il pregio e la qualità
Siamo nel 2017 e l’Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte decide di riconoscere il pregio e la qualità delle creazioni della Bottega orafa Vannini. Lo fa conferendole il premio artigiano OmA nell’ambito della manifestazione Enjoy Handicraft in Florence. La motivazione? I suoi gioielli sono espressione di cultura e fine manualità che elevano le creazioni da livello artigiano a opere d’arte.
La collezione Gioielli d’Autore in onda su Rai 3
Quale migliore occasione se non il periodo della fine dell’anno per fare e per concedersi un regalo esclusivo? Lo sanno bene i giornalisti di Rai 3 che intervistano Vannini per la preparazione di un servizio dedicato agli acquisti di Natale nel 2017. Davanti alle telecamere dei professionisti dell’informazione finisce la collezione Gioielli d’Autore, realizzata in partnership con Floruit.
Le lezioni di arte orafa: a scuola da Vannini
In ricordo dell’antica arte di trasmissione del sapere delle botteghe fiorentine rinascimentali e soprattutto dell’esperienza giovanile di Umberto, la Bottega orafa Vannini organizza il primo corso di arte dell’oreficeria. Lo fa proprio all’interno del suo storico laboratorio. Mettendo a disposizione gli stessi strumenti oggi utilizzati per creare e ridisegnare gioielli di elevata complessità.
L’omaggio a Caterina de’ Medici per i 500 anni
In occasione della rievocazione dei 500 anni della nascita di Caterina de’ Medici, la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze sceglie la Bottega orafa Vannini per celebrare la regina consorte di Francia, donna di grande cultura e sostenitrice della tolleranza civile. Nel Salone di Michelangelo viene esposta la riproduzione di uno dei gioielli che Caterina custodiva con gelosia e metteva in mostra nelle grandi occasioni.
Eccellenza da tutelare: l’ingresso in Artex Tuscan
Il 2021 è un altro anno importante per la Bottega orafa Vannini. Viene infatti formalmente riconosciuta “eccellenza artigianale toscana” da Artex, Centro per l’artigianato artistico e tradizionale della Toscana. Le sue produzioni sono ritenute meritevoli di tutela e di promozione in quanto portatrici di sviluppo e innovazione nel rispetto della secolare storia della regione.