
Un diamante dai molteplici nomi
The Blue Hope Diamond, conosciuto anche come Blue di Francia o Tavernier Blue, di 45.52carati, purezza Vs1, è di provenienza indiana, è tagliato a cuscino e il suo colore è definito “blu invidia”.
Ha una fama sinistra. Il primo proprietario, il mercante francese Jean Baptiste Tavernier pare che lo rubò da una statua indiana, quando era ancora grezzo e pesava 112 carati, quindi fece bancarotta e morì, però ormai ottantenne. Il Blue Hope passò poi al re di Francia Luigi XIV, che lo fece tagliare, rimpicciolendolo a 67,5 carati e fu così che arrivò a Luigi XVI e a Maria Antonietta, che finirono al patibolo. Vuole la leggenda che un successivo possessore, un gioielliere, morì d’infarto quando il diamante gli fu rubato e che il figlio, colpevole del furto, si suicidò per il senso di colpa.
La pietra arrivò per vie rocambolesche a Londra, dove fu ridotta a 45.52 carati e venduta al banchiere inglese Hope, il quale subito dopo si separò dalla moglie e decise quindi di disfarsi del diamante, pensando che portasse male. Dopo vari passaggi, oggi è la pietra custodita ed esposta al pubblico presso lo Smithsonian Institute di Washington.